Jovana Stevanovic
Giunta in riva al Po come giovane promessa, è oggi una delle centrali più forti al mondo. La convocazione alle Olimpiadi e la stessa nazionale balcanica punta su di lei per gli imminenti giochi olimpici di Rio de Janeiro corona i successi conseguiti dall’atleta, nata a Belgrado il 30 giugno 1992, con la maglia rosa (Scudetto, Supercoppa italiana, Champions League, “second best middle-blocker” alla Final 4 di Champions, il record dei muri-punto in un solo campionato). Divenuta una delle giocatrici più ambite del mercato internazionale (forte è stato il richiamo dalla Turchia, ndr), e considerando che in una disciplina come il volley, specie quello di alto livello, sono sempre meno diffuse le bandiere, non era da escludere che le strade di Stevanovic e Pomì potessero infine separarsi.
Alcuni numeri
“Tutti – afferma Jovana – mi chiedono cosa mi abbia convinta a rimanere a Casalmaggiore, nonostante l’interessamento di altri club. Di solito i giocatori di alto livello vanno dove gli ingaggi sono più elevati, ma nel mio caso è differente: io faccio tutto con il cuore; e il mio cuore è con la Pomì e coi nostri tifosi. Quelle sensazioni ed emozioni che provo con questa squadra, non si possono comprare. Avevo tante scelte davanti; ma sento che io, la società ed i tifosi non abbiamo ancora finito: voglio continuare a vincere con Casalmaggiore, e portare la mia Pomì il più in alto possibile”. I numeri parlano chiaro. 82 gare disputate in Campionato, 310 set giocati, 952 punti e, soprattutto, 295 muri. Cifre da capogiro che hanno permesso a Jovana di diventare una dei centrali più forti e completi al mondo.
Appuntamento a Manila
La giocatrice belgradese veste la divisa rosa dal 2013: “Sono arrivata che ero una ragazzina, ed ora gioco ai massimi livelli: questi anni con la Pomì mi hanno dato tutto. E desidero continuare a ringraziare chi ha creduto in me con i risultati ed i successi. Le mie ambizioni rimangono alte: sono consapevole che la Pomì può crescere e vincere ancora tanto”. La prima occasione sarà a Manila col Mondiale per club (World championship 2016).
Sogno olimpico
Ma nel frattempo c’è l’appuntamento con Rio. “Partecipare alle Olimpiadi – assicura Stevanovic – è un passo molto significativo nella mia carriera. La Serbia è una grande squadra, cui non è precluso nessun risultato. Abbiamo lavorato tanto e con qualità; e, quando ci si crede, tutto è possibile. Rispettiamo ogni squadra; ma abbiamo fiducia in noi stesse, e pensiamo di potercela giocare con qualsiasi altro team. Spero tanto, alla fine, di poter sentire suonare il mio inno”.
SERIE A1
POMI’ CASALMAGGIORE |
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ARRIVI |
PARTENZE |
CONFERME |
Klara Peric (a, Mladost Zagabria), Lucia Bosetti (s, Fenerbahce Istanbul), Giulia Gibertini (l, Forlì), Anastasia Guerra (s, Club Italia), Tamara Susic (c, Csm Bucarest) |
Francesca Piccinini (s, Novara), Carlotta Cambi (a, Novara), Giada Cecchetto (l, Caserta), Marianna Ferrara (s, Evraux - Francia), Rossella Olivotto (c, Pesaro) |
Valentina Tirozzi (s), Imma Sirressi (l), Lucia Bacchi (s), Carli Lloyd (a), Lauren Gibbemeyer (c), Jovana Stevanovic (c) |
All.: Gianni Caprara (nuovo, Eczecibasi Istanbul) |
Servizio a cura di Pierluigi Rudiani
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