20-05-2024 04:03

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

CASTELFRANCO DI SOTTO (PI). Un toscana che ritorna in Toscana per cullare il sogno di una società, di una squadra sfumato l’anno precedente per un soffio

 

Sofia Renieri (foto © Lencioni)


Lucchese di San Lorenzo Avaccoli, ventisette anni il prossimo 24 luglio, Sofia Renieri, ruolo opposta, dopo tre stagioni in serie A, divise in due di A2 a Macerata ed Olbia, ed una in A1 a Pinerolo, ha scelto tra ragion di cuore per la sua terra e per completare gli studi universitari di Strategia Managment e sposare la causa della Fgl Zuma Castelfranco di Sotto.

A due turni dalla fine della stagione regolare con il primo posto nel girone D già nella bisaccia ed il biglietto per i playoff promozione dove nel triangolare per l’accesso alla A2, sfideranno con ogni probabilità o le abruzzesi della Tenaglia Altino o le catanesi della Kondor e le romagnole dell’Elettromeccanica Angelini Cesena, affrontata due volte in stagione, la squadra di coach Marco Bracci è pronta per il finale dove al di là del ponte Arcobaleno c’è la promozione nella categoria superiore e completare la stagione bissando il successo in Coppa Italia. Tra le attrici di questa impresa c’è Sofia Renieri, terminale offensivo del team pisano.

Ciao Sofia, nell’ultima giornata contro Trevi avete preso la rivincita per la sconfitta dell’andata.

“Si e no. La gara da un certo punto di vista deve essere un mood tra divertimento di giocare e consapevolezza di sperimentare, come ci ha chiesto coach Bracci, di sperimentare qualcosa di nuovo in campo e di essere libere nell’esprimerci al meglio, senza problemi mentali, sfruttando questi momenti in attesa dei playoff. Analizzando la gara abbiamo avuto le certezze di gioco, nella gara d’andata stavamo costruendo la nostra identità e le gare contro Volleyrò, Jesi e Cesena ci aiutato in questo senso per cui a Trevi abbiamo pagato eccessivamente la stanchezza mentale e fisica di tre gare importanti. Con il passare delle giornate sia riuscite a consolidarci, conoscerci meglio, crescendo come squadra e come gioco”.

Il prossimo incontro contro Montesport  mi serve per prepararvi per i playoff.

"A due turni dalla fine del campionato stiamo entrando nella fase calda sia per le squadre che devono accedere ai playoff sia per chi si deve salvare. I riusultati dell’ultima giornata ha movimentato qualcosa spercialemente in coda, andiamo a Montespertoli, squadra agguerrita, per proseguire il percorso di avvicinamento ai playoff. Loro sono molto forti in difesa, all’andata ci hanno molto in difficoltà e non è stato facile mettere la palla a terra. Mi aspetto una gara agguerrita, per noi devere essere stimolante e non sottovalutarli. Faremo la nostra gara e  vedremo come andrà”.

In campionato avere fatto un percorso perfetto.

"Qualche giorno fa in un incontro con i nostri sponsor ci hanno sottolineato quanto all'esterno ci riconoscano come gruppo. Mi sento dire che questi risultati e tutte queste vittorie sono il frutto del lavoro di gruppo che ha creato la società ed è stato plasmato da Bracci.  Non è sempre è possbile avere dodici, tredici giocatrici che vadano d'accordo tutto l'anno, ma ci siamo riuscite per avere in comune l’obiettivo. E’ servita una grande mentalità ed il risultato non era scontato da raggiungere perché ho percepito che dovevamo dimostrare per arrivare come è stato in Coppa Italia”.

Un tuo commento sul successo in Coppa Italia a Campobasso ed un ricordo di quella vinta con Macerata?

"E’ stata una grande emozione,  la grande differenza che a Macerata l’abbiamo durante il covid e si è giocato a porte chiuse. In questa era presente numerosa gente che ci ha seguito tutto l’anno ed ha tifato per noi, siamo arrivate da sfavorite ed abbiamo dovuto dimostrare il nostro valore, c’erano le migliori quattro delle prime cinque in classifica dei gironi, squdare forti che avevmo il nostro stesso obettivo. Contro Giorgione è stato ancora più bello perché ha fatto la differenza l’approccio mentale come se fosse stata una finale. Con Concorezzo non è stato semplice giocare il giorno dopo ma siamo rimaste unite e concentrate e la Coppa ci ha prmesso di trovare lo sprint per affronare questa seconda parte del campionato. A Macerata ho avuto la fortuna stare in un gruppo squadra ed in una società fantastica, anche in quel frangente non eravamo le favorirte e ce l’abbiamo fatta nella finale con Mondovì”.

La scorsa stagione sei stata Pinerolo in A1, un campionato per te molto importante.

"Coach Marchiaro è molto preparato, non solo tecnicamente preparato ma anche mentalmente il lavoro che svolge per preparare la partita è eccezionale. Nonostante non abbia giocato tantissimo a Pinerolo era mio interesse fare la gavetta in A1 e conoscere la massima categoria cercando anche esperienza per trarre il più possibile interfacciandosi con campionesse, realtà storiche palazzetti importanti."

Come è lavorare con coach Bracci?

"Mi sono trovando bene e sin dal momento in cui mi ha chiamato quest'estate è stato rapportarsi. E’ stato anche atleta e sa cosa vuol dire stare in campi tutto i giorni e non avere tempo per essere una persona normale, è molto rispettoso del tempo libero. Ci fa lavorare tantissimo ed ha capacità di relazionarsi singolarmente con noi in modo importante, facendosi crescere mentalmente”.

 

Servizio a cura di Francesco Jacini

 

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