17-05-2024 06:57

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

CASTELFRANCO VENETO (TV). Trentasei anni e non li dimostra. Ha lo sguardo ancora furbo e sognante di una ragazzina che ha voglia ancora di stupire tutto e tutti

 

 


Dopo tantissimi campionati di A1 e qualcuno di A2, tra cui Casalmaggiore ed Esperia Cremona, la centrale toscana Federica Stufi, arrivata a fine dicembre alla corte di coach Paolo Carotta, in pochi mesi, in punta di piedi ma con simpatia e determinazione tipica della sua regione, è riuscita a conquistare l'ambizioso ambiente dell'Azimut Giorgione di Castelfranco Veneto, diventando un punto di riferimento per tutti.

Tre mesi dopo, l'Azimut ha già raggiunto i playoff promozione per la A2, vincendo il girone B con largo d'anticipo, sbaragliando la concorrenza, come dimostrano i numeri 57 punti, 2 vittorie e solo 2 sconfitte. Nel mezzo c'è stata la parentesi poco felice della Coppa Italia, persa in semifinale con un altro Castelfranco, quello di Sotto, esperienza formativa in vista della fase calda della stagione, dove in due gare ci si gioca l'all in di un'intera stagione per cullare un sogno, a lungo desiderato.

Nell'ultimo turno Federica e compagne sono state sconfitte dalla giovane Imoco ma la battuta d'arresto non compromette il percorso perfetto della squadra trevigiana come spiega: "Siamo matematicamente prime in classifica già da alcune settimane per cui abbiamo iniziato un lavoro diverso in previsione dei playoff utilizzando questa parte del campionati per dare respiro ad alcune titolari e trovare nuove soluzioni. Con Imoco non abbiamo espresso la nostra migliore pallavolo e sappiamo che dobbiamo migliorare in alcuni momenti e per noi è tutta esperienza che servirà durante i playoff per affrontare situazioni non ideali. Dovremo avere tutti gli strumenti ed i mezzi per essere pronte per raggiungere l'obiettivo".

Nel prossimo turno giocherete contro Crema, squadra ce in casa ha sempre espresso il meglio di se.

"In vista dei play off e sperimentare nuove soluzioni, Crema è assolutaente un buon test. Mi ricordo all'andata una squadra che difende tanto e che quando si entusiasma diventa pericolosa. In questa campionato ho trovato squadra che lottano ed ho visto tanta passione per la pallavolo, dando qualcosa di bello per la serie B. Ci sono tante squadre con mix e di giovani ed esperte, ed ho notato mai dare per scontato un risultato, è una lotta continua dove serve dare il massimo partita per partita e provare ad imporre il proprio gioco. In più ci sono tanti giocatrici che conoscono categoria e le relative difficoltà e spesso le squadre sono più o meno sempre quelle puntando sul gruppo".

Hai parlato di categoria come ti stai trovando in B1?

"La pallavolo è sempre la solita cambiano i centimetri delle atlete. Ci sono tante giocatrici esperte ed anche le trasferte sono diverse dalla A1. Secondo me è fondamentale trovare l'equilibrio all'interno della squadra ed è per questo che è ancora più importante fare gruppo. Ripeto di passione, di spirito di sacrificio perchè tante ragazze lavorano o studiano. Qui a Giorgione di passione ne ho trovata veramente tanta ed ho trovato un ambiente sano, serio ed ambizioso, e mmi rende felice di fare parte di un sogno che si può realizzare. Sono contenta di essere qua e lottare per questa maglia. La società è sempre presente ci sono i nostri dirigenti che sempre ci coccolano anche con delle caramelle e cioccolate, Anna fondatrice della società è sempre presente agli allenamenti; e i nostri sponsor vengono spesso e in alcuni casi sempre agli allenamenti. Davide (Azimut) è un trascinatore e per noi c’è sempre facendo di tutto per farci brillare, e ovviamente il nostro staff tecnico e fisico che per gli allenamenti si allarga coinvolgendo anche gli allenatori delle under come Gabry perché serve sempre un braccio in più".

Che atteggiamento dovrete avere nei playoff vista la particolarità del regolamento?

"Penso che questa formula del triangolare sia stata scelta per fare combattere tutte le squadre sino all'ultimo come è stata la scelta dei cinque gironi. Ad esempio la Coppa Italia è già stata selettiva che non bastava solamente arrivare primi per qualificarsi. Il campionato è ancora lungo per arrivare al 2 giugno. In questo non serve essere solo la squadra più forte ma deve esserci anche un gruppo forte e di conseguenza organizzare il lavoro fisico nel finale per essere pronte".

Quanto sta dando Federica Stufi al gruppo?

"Io metto a sempre disposizione la persona e l'atleta. In tanti anni il volley mi ha dato ed ho dato tanto perciò cerco di essere ciò che sono grazie alla pallavolo. Sono una persona che che ama le sfide e poter sfidare le compagne in campo è sempre un divertimento che cerco di trasmettere a tutti come la mia gioia di fare questo sport,, e l'importanza della serietà di fare le cose ma con gioia ed il sorriso per dare l'esempio alle bambine che ci vengono a sostenere, un messaggio importante legato ai valori dello sport che come la vita ti da i mezzi per affrontarla".

Hai giocato in carriera a Casalmaggiore e da giovanissima all'Esperia un tuo pensiero.

"La rinuncia alla A1 per Casalmaggiore è stata una scelta pesante, sono convinta che chi dovere ha fatto le sue valutazioni, assolutamente non semplici, sia per responsabilità. costi ed impegni. Mi è dispiaciuto per questo ho dei bei ricordi. L'ambiente dell'Esperia lo conosco sia nel passato sia nel presente perchè Zanelli è stato mio allenatore a Bergamo ed con Turlà ho giocato, hanno buoni propositi per il futuro e tanta voglia pallavolo. Sono felice di risultati che hanno ottenuto negli ultimi anni".

Recentemente hai dato un tuo contributo nel libro 'Golden Set' del giornalista Marco Fantasia che esperienza è stata?

"Mi ha chiesto un aiuto per raccontare la mia esperienza alimentare. L'ho fatto perchè ho un bellissimo rapporto con lui, è stato un grande onore di far parte di questo progetto editoriale. Sono convinta che la testimonianza di uno sportivo sia l'esempio anche per dare supporto ed esempio alle persone che hanno determinate difficoltà e questo può essere essenziale per aiutare a superare i momenti difficili, mettendo a nudo ciò che si è. Se scegli di fare sport non si possono avere maschere e dimostare di essere come si è. Penso di non essere perfetta ma il l volley mi ha dato per superare le difficoltà".

 

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