19-05-2024 19:58

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

CREDERA (CR). Una promozione strameritata al termine di un campionato stravinto e, praticamente, perfetto come dimostrano le venti vittorie in altrettante gare ed un solo punto lasciato per strada

Noemi Alpiani

 

Un salto in serie C voluto, desiderato, conquistato cin cuore e passione, costruito giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. La DueCi approda nell'olimpio del volley regionale e non ha l'intenzione di fermarsi. La felicità fatta a persona è il capitano Noemi Alpiani, tra le prime atlete a credere nel progetto tecnico e societario, nato nel 2021 dall'unione di intenti tra la Pallavolo Castelleone e la Polisportiva Cr 81 di Credera. Intenti che hanno portato una promozione già al primo anno.

Una stagione che vi ha viste protagoniste sin dalle prime giornate, quale è stato il segreto della vostra vittoria?

"Direi che non c'è un vero e proprio segreto, semplicemente quello che si è visto in campo è il frutto di un lavoro in palestra con palla e pesi, di discussioni, di amicizie, di scontri e riappacificazione, di spogliato, di incomprensioni e comprensioni, di amicizia, di complicità e di aiuto. Tutte cose che i pallavolisti conoscono bene. La squadra e la palestra diventano la tua nuova casa la tua nuova famiglia e tutto l'insieme, se funzione produce risultati... e direi che per noi ha funzionato tutto alla grande".

Quale è stata la partita chiave della vostra stagione?

"Partite chiave? Direi che secondo me sono state due e forse le peggiori. L'andata contro la Properzi all'andata e il 3-2 contro la Rvc. Sono state due partite che ci hanno rimesso i piedi per terra, ci hanno dato quella spinta per rischiacciare l'acceleratore, stavamo decelerando e la testa stava già volando. Grazie a quelle partite ci siamo rimesse all'opera, testa bassa... Abbiamo "abbassato la cresta" (passatemi il termine) e ripreso quell'umiltá che è fondamentale, nella vita e in palestra. Quando ci si sente arrivati non si è in grado ne di ascoltare(consigli e migliorie) ne di applicare ciò che già si sa fare, anzi spesso persino gli automatismi del gioco non escono e si rompe qualcosa. Quelle partite ci hanno rimesso in carreggiata e sono state determinanti.

Quanto ha dato Noemi Alpiani alla squadra?

"Per quanto riguarda me, io ci ho provato a dare sempre il 100%, ma non è semplice e non ci sarò riuscita tutte le volte. Di una cosa sono certa e convinta dalla prima volta che ho toccato un pallone: nella pallavolo non si è soli. Sicuramente non avrò dato sempre il 100%, ci ho provato, ma ho sempre saputo che la squadra c'era. Quindi sai che se quella sera la tua palla non va giù, devi cercare di tirarne su un'altra in modo tale che la possa mettere giù qualcu'altra. Questo è ciò che amo della pallavolo. Una squadra forte sulla carta, ma formata da individualiste non funzionerà mai. Io sono sempre stata un animale sociale e non potevo che scegliere uno sport dove ci si aiuta a vicenda, si vince e si perde insieme, non c'è nessuno di fondamentale o necessario, ma c'è l'insieme delle compagne che può farti sentire così".

Ora c'è da completare l'opera chiudendo la stagione da imbattute?

"Bisogna sempre darsi degli obiettivi nella vita e quando si raggiungono bisogna porsene altri per il gusto di combattere e lottare per ottenerli. Quindi direi di si, prossimo obbiettivo : concludere il percorso nel migliore dei modi da imbattute. E questo bisogna farlo per noi, per lo staff, per la società e anche per chi è sempre stato seduto su spalti scomodi a tifare per noi. Quindi forza donzelle, testa, cuore e finiamo come abbiamo iniziato! Nemooooo.... 'ndom!".

 

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