18-05-2024 07:19

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

ASTI. Nel precedente articolo si è parlato di come è possibile allenarsi efficacemente da casa, anche se si ha una disabilità visiva

La dottoressa Cristina Vinciarelli


In questa puntata comprenderemo cos’è l’allineamento, come effettuarlo in autonomia sul proprio tappetino, prima di compiere gli esercizi veri e propri del Matwork. Nello specifico considereremo la nostra cintura pelvica, o bacino, col prossimo articolo analizzeremo quella scapolare, e comprenderemo come sia importante percepire certi punti specifici del nostro corpo per renderci consapevoli di cosa stiamo muovendo, come e se lo stiamo facendo nella maniera corretta.

Un buon allineamento sul nostro tappetino all’inizio della lezione, non solo è il fondamento per la corretta esecuzione di sequenze successive, ma determina un minor sforzo della colonna durante esercizi più complessi, delle altre articolazioni e una più efficiente attività muscolare. Una delle prime considerazioni da fare, è che il tappetino diventa la nostra guida tattile, pertanto se ci immaginiamo supini, il primo riferimento sarà quello di essere equidistanti dai bordi laterali, con le braccia distese lungo i fianchi ed i palmi pronati.

I piedi saranno ben appoggiati a terra alla larghezza del bacino, le ginocchia piegate e allineate con i nostri femori, le spalle rilassate ed il centro del nostro cranio in appoggio, magari su un piccolo supporto come un cuscino o un piccolo asciugamano. Procediamo con ordine facendo un breve cenno all’anatomia, ricordando che il bacino, o pelvi, o cintura pelvica, è un anello osseo formato principalmente da tre elementi: il sacro (oltre che dal coccige) sul retro, e dalle due ossa iliache anteriori e posteriori.

Allo stesso tempo è anche il luogo dove il femore si articola con il tronco: il bacino è pertanto un elemento di trasmissione delle pressioni; alcune di queste sono dovute al peso del corpo, mentre altre contro-pressioni provengono dal suolo attraverso gli arti inferiori.
Inoltre, in questa sede prende forma l’articolazione dell’anca, e dà inserzione a muscoli non solo dell’anca, ma anche a quelli fondamentali per la locomozione ed il mantenimento della postura eretta.

E’ infine da citare l’importanza di questo stretto come elemento protettivo, sia mediante strutture ossee, sia mediante una solida rete di muscoli (i cosiddetti addominali), degli organi pelvici, (vescica, uretra, intestino retto, sigma,organi riproduttivi ecc...).

Nel Pilates e nella rieducazione della colonna lombare, l’ allineamento parte da una posizione neutra del bacino, quest’ultima, identica per chiunque, si ha quando, in posizione supina, le spine iliache antero-superiori e la sinfisi pubica, si trovano sullo stesso piano orizzontale.

Si parla di anteroversione del bacino quando vengono a trovarsi più in alto (o anteriormente se la posizione è eretta) rispetto alla sinfisi pubica, così da determinare una curva lombare più accentuata. Al contrario si parla di retroversione quando la sinfisi pubica si trova più in alto (o anteriormente se la posizione è eretta) rispetto alle spine iliache antero-superiori, risultando in una curva lombare meno accentuata.

Con il bacino in posizione neutra, la posizione della colonna viene indicata come colonna vertebrale neutra, nella quale sono presenti tutte e tre le curve ovvero, un’alternanza fra lordosi e cifosi del tratto cervicale, dorsale e lombare, anche se c’è da aggiungere che tale neutralità, sebbene rappresenti la posizione più efficiente a livello energetico e consenta al corpo di resistere eretto contro la forza di gravità e contro ulteriori forze gravanti sulla colonna, è pur sempre soggettiva e si discosta dall’ideale in quanto ogni singola persona porta con sé la sua storia, la sua fisicità, i suoi schemi posturali abituali ed i suoi adattamenti a lesioni o patologie. Queste variabili spiegano in parte le sensazioni diverse che si provano durante l’auto-esplorazione del bacino e quando si eseguono esercizi da supini al suolo.

Dedico spesso del tempo durante la fase iniziale delle mie lezioni online per far percepire a tutti la possibilità, attraverso esempi concreti ed esercizi specifici, di rendersi consapevoli del proprio “assetto”, della propria capacità di mobilizzare tali strutture su differenti assi e piani di movimento, e noto come a volte le persone rimangano stupite di cosa il loro corpo gli comunica, nonostante il movimento richiesto sia davvero piccolo! Altro aspetto interessante da sottolineare è la differenza della pelvi maschile con quella femminile essenzialmente legato alla riproduzione e al fatto che la cavità pelvica delle donne è deputata ad ospitare il feto e a favorirne la fuoriuscita al momento del parto.

Se la pelvi femminile fosse come quella maschile (quindi più stretta), il feto non potrebbe accrescersi in misura adeguata e le donne con l’avanzare della gravidanza avrebbero sempre più difficoltà a camminare, fortunatamente l’evoluzione ha pensato ad una soluzione a tale inconveniente! A questo punto non vi rimane che unirvi a me, anzi a noi, attraverso le lezioni online di Pilates con Vincia potrete sperimentare in prima persona quanto appena letto!

 

Pilates con Vincia

1) Massimi risultati col Pilates: quante volte allenarsi a settimana? 2) Gli allenamenti online per disabili visivi 3) Pilates con Vincia, i corsi online per disabilità visiva. Appuntamento lunedì 13 febbraio alle ore 19

Per saperne di più Pilates con Vincia

 

Cristina Vinciarelli, laureata in Scienze Motorie, è insegnante pilates ed ex pallavolista di serie A

 

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