02-05-2024 08:36

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

CIVITANOVA MARCHE (,MC). Il coach è da poco subentrato come head coach al dimissionario Gianlorenzo Blengini alla guida della Lube Cucine Civitanova

 

Coach Romano Giannini (foto © Maurizio Spalvieri)

 

Dopo un inizio zoppicante in play off per la Challenge Cup, la terza competizione europea della Cev, la squadra ha poco a poco sotto la sua guida ritrovato lo smalto giusto e mercoledì sera ha strappato il pass per la semifinale di lunedi contro la Gas Sales Piacenza. Originario di Potenza Picena, classe 1970 attualmente allenatore della Rappresentativa Marche, ha vinto una coppa Italia di B1 e B2 con Chiusi ottenendo anche una promozione in A2 restando alla guida di Siena fino al 2015, poi guida Loreto in B e approda alla Lube come assistant coach dal 2021.

Che emozioni ha provato in questa parte di stagione da primo allenatore in Superlega, considerando l'inatteso passaggio da assistant coach a guida dello staff?
“I veri e propri brividi si sono fermati dopo i primi palloni dell'esordio contro Verona. Ormai sono 26 anni che faccio questo lavoro e vivo permanentemente di emozioni. In questa fase mi sono concentrato sul campo, sui ragazzi e la possibilità di onorare al meglio il Play Off per il 5° Posto esprimendoci al massimo delle nostre possibilità. Vuoi o non vuoi siamo sempre la Lube non dobbiamo dimenticarlo!”

Quali sono i principali punti di forza che ha provato a portare in campo con un gruppo così formato e di altissimo livello?
“Sto solo puntando a riportare un po' di energia tra i ragazzi. Per far questo bisogna giocare meglio, soprattutto in battuta e difesa. Ho cercato di far leva anche sulla mia carica emotiva per supportarli; perdendo il quarto di finale con Monza erano venuti a mancare certi aspetti caratteriali. L'aspetto tecnico è prioritario per recuperare un atteggiamento positivo!” 

Come gestisce la pressione e le aspettative che inevitabilmente accompagnano la nuova posizione in un campionato così prestigioso?
“Senza essere sotto stress non possiamo fare questo lavoro, la pressione è tutto, è vita! A me personalmente dà molta carica e penso di gestirla bene!” 

È anche il tecnico che guida la rappresentativa Marche, ha individuato durante la stagione qualche giocatore particolarmente interessante che porterebbe presto in prima squadra?
“La rappresentativa è composta da atleti Under 16 che devono ancora farsi le ossa e quindi è presto per parlare di questo aspetto, comunque alcuni ragazzi della rappresentativa della passata stagione, come Cremoni e Giani, si stanno ritagliando un bellissimo spazio nella Nazionale Giovanile allenata da Monica Cresta e stanno facendo bene insieme a Spina (alzatore e capitano della rappresentativa 2024) con il settore giovanile della Lube”.

Quali sono i suoi obiettivi personali ora che il sogno primario di raggiungere la Superlega come primo allenatore si è avverato, e come pensa di raggiungerli?
“Bisogna vivere il presente dando sempre il massimo e cercando di migliorarsi per lavorare meglio anche in futuro. Mi trovo molto bene alla Lube e mi sento un uomo Lube. Vedremo nei prossimi mesi”.

Cosa ha appreso dagli allenatori con cui ha collaborato, specialmente da Chicco Blengini con cui ha lavorato diversi anni?
“Ho sempre pensato che in questo lavoro, possiamo imparare qualcosa da tutti e prendere degli spunti, delle idee e delle novità, anche dai giocatori e non solo dai colleghi allenatori. A me piace molto ascoltare cosa pensa un giocatore, Chiaramente Chicco merita un discorso a parte, perché lui mi ha voluto al suo fianco e mi ha insegnato tante cose che pensavo fossero scontate, ma che invece non lo erano. Chicco mi ha trasmesso anche una mentalità diversa da quella che avevo io in passato e sotto certi aspetti, anche se con lui siamo coetanei, anzi io sono più vecchio di un anno, mi ha fatto fare uno step ulteriore, un passettino in avanti importante. Per questo (lui lo sa bene) gli sarò grato per tutta la vita”.

Ha ottenuto il pass per le Semifinali di Challenge Cup quando la squadra era in un momento di difficoltà e apparentemente demotivata, qual’è la ricetta di coach Romano Giannini? 
“Nessuna ricetta e poche chiacchiere. Qui non ci sono segreti particolari, la squadra ha ritrovato il sorriso e un po’ di emozioni giocando meglio e migliorando determinati aspetti tecnici. Poi vincere aiuta a vincere, ma la Semifinale sarà tutta un'altra storia. Non dimentichiamoci che Piacenza è una squadra molto forte e noi dovremo giocare molto meglio rispetto a mercoledì scorso per approdare alla Finale”.

 

Intervista a cura di Linda Stevanato

 

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